domenica 2 aprile 2017

Il "Mostasù" di Rezzato (Bs)





Cominciamo il nostro viaggio da casa nostra, la provincia di Brescia, ricca di luoghi ritenuti misteriosi (e a nostro avviso decisamente tranquilli ed incantevoli).
Oggi siamo andati alla ricerca del cosiddetto "Mostasù", che in dialetto bresciano significa "faccione".

Si tratta di una roccia, ben visibile sul lato del sentiero, recante un bassorilievo che ritrae un volto maschile.
Molte sono le ipotesi e le leggende e, tra le più interessanti, ci sono quelle che dicono che il volto inciso nella roccia sia addirittura quello del Diavolo in persona.
Ancora si narra, invece, che in quei boschi della nostra provincia si tenesse il Sabba delle streghe e che, in epoca medievale, fosse luogo di roghi ed esecuzioni.

L'itinerario parte dal Monastero Francescano di Rezzato di San Pietro in Colle (in cima a Via San Francesco D' Assisi), dove si può tranquillamente posteggiare l'auto.




Tenendosi il Monastero a destra, imbocchiamo il sentiero della Rasa e procediamo fino al primo bivio dove prendiamo il sentiero a destra in direzione della Valle di Virle. (Sent. 931)






 
 
Procediamo lungo il sentiero fino a vedere, sulla nostra destra, una vecchia muraglia, che appartiane ad un complesso agricolo. ( Foto 2 )
Seguiamo il facile sentiero, adatto anche ai più piccoli avventurieri, fino ad un altro bivio, dove dobbiamo tenerci sul sentiero principale che continua sulla sinistra.
Lasciamo quindi il sentiero 931 per imboccari il sentiero n. 1 (indicato dai colori azzurro e bianco).
Il sentiero ci porta ad un incrocio, al quale continuiamo sulla via centrale, sempre in direzione della Valle di Virle. ( Foto 3 )
Proseguimo il cammino attraverso uno splendido bosco su un sentiero sempre ben visibile, facendo a volte attenzione ad alcune lastre di roccia facilmente superabili.
Dopo alcuni minuti ci troviamo ad un terzo bivio, dove imbocchiamo il sentiero di sinistra (sempre in direzione della Valle di Virle, foto 4 ).
Superato questo bivio, dopo circa dieci minuti, arriviamo finalmente a vedere, sulla nostra sinistra, la "Pietra del Mostasù", chiaramente indicata da un cartello ( Foto 5 e 6 ).
Oltre al volto, della lunghezza approssimativa di 40 cm, sono visibili altre incisioni, tra cui alcuni numeri che sembrerebbero indicare una data e delle figure non meglio decifrabili ( Foto 7 e 8 ).

Da qui si può proseguire per la Valle di Virle per una piacevole escursione adatta a tutti, oppure fare ritorno al Monastero e sostare al Parco di Bacco (antistante lo stesso Monastero) per un pic-nic o una grigliata in compagnia.

Percorrenza Monastero - Mostasù e ritorno: un' ora circa a passo tranquillo.

Foto 2 - Complesso Agricolo


Foto 3 - Secondo Bivio
Foto 4 - Terzo Bivio
Foto 7

Foto 5




Foto 6 - Il "Mostasù"
Foto 8









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